Il primo incidente nel Cosentino, per un mezzo agricolo ribaltato, il secondo in un’azienda di Teramo dove il dipendente di una ditta esterna è precipitato dal tetto, il terzo nel Torinese, con un operaio ucciso da un macchinario
Non si ferma la catena degli incidenti mortali sul luogo di lavoro . Una vera e propria emergenza in Italia, dove quotidianamente si aggiorna il bollettino delle vittime.
Ancora tre i morti nel giro di poche ore.
A Falconara Albanese (Cosenza) un uomo di 43 anni ha perso la vita mentre era alla guida di un mezzo agricolo. Il veicolo, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato su un terreno scosceso schiacciandolo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco per il recupero della salma, mentre i Carabinieri stanno facendo accertamenti sulla dinamica dell’incidente.
A Guardia Vomano (Teramo) un operaio di 52 anni, Roberto Scipione, dipendente di una ditta esterna, è morto dopo essere precipitato dal tetto della ‘Bonifica Amianto’ dove stava lavorando.
L’incidente è avvenuto questa mattina: l’uomo avrebbe perso l’equilibrio precipitando a terra dopo un salto nel vuoto di poco meno di una decina di metri. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e il personale del 118 lo ha trasferito all’ospedale Mazzini di Teramo in condizioni critiche. L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.
Un operaio 57 anni è morto questo pomeriggio in un incidente sul lavoro avvenuto a Candiolo (Torino) all’interno di un’azienda di stampaggi industriali. Da una prima ricostruzione l’uomo sarebbe rimasto incastrato in un macchinario, una pressa industriale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 con un’ambulanza e l’elisoccorso e i carabinieri dalla compagnia di Moncalieri.